"Solo la guerra non suona
entrando in casa della gente.
Entra come se ne avesse il diritto"
(Izet Saralic, da "Qualcuno ha suonato")
Gli obiettivi di questa esperienza sono molteplici: approfondire un conflitto a noi così vicino nello spazio e nel tempo confrontandosi direttamente con persone che l'hanno vissuto o che ne subiscono le conseguenze, riflettere sui possibili modi di fare memoria e sull'attualità di quei valori di nonviolenza che ci accomunano e nei quali crediamo, valorizzare le forme di reazione e rinascita da parte donne e uomini che con fatica tentano di ricostruire la convivenza, creare relazioni con giovani che vivono e operano in particolare nella città di Srebrenica.
L'itinerario prevede le seguenti tappe:
- Sarajevo con visita di questa bellissima capitale multiculturale della Bosnia e ai luoghi dove le tracce del conflitto sono rimaste più visibili (tunnel che collegava la città col mondo esterno durante l'assedio del 1992-'95 e relativo Museo; Museo della Resistenza; incontro dal vivo con testimonianze di alcuni personaggi che hanno vissuto il conflitto degli anni '90);
- Srebrenica, luogo del genocidio del'11 luglio 1995, vista attraverso i silenzi, le strade e pietre, ma anche attraverso l'ospitalità dei suoi abitanti di oggi (pernottamento presso le famiglie). Visiteremo il Memoriale di Potocari e incontreremo i giovani dell'associazione Adopt Srebrenica. Prevista inoltre la visita ai villaggi rurali di Osmace e Brezani (Premio Carlo Scarpa per il Giardino 2014), dove l'agricoltura non è solo sostentamento.
- Tuzla, luogo di convivenza nella Bosnia di ieri e di oggi, luogo di memoria e di ricostruzione ma anche valore di pace; incontro con Zijo Ribic, sopravvissuto alla furia dei gruppi paramilitari; visita al Centro di Identificazione; Tuzlanska Amica e Casa Pappagallo, incontro con Irfanka Pasagic.
- Mostar, patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO, città contesa durante il conflitto 1993-1995 da croati bosniaci e i bosniaci musulmani il cui famoso ponte di pietra del XVI secolo fu distrutto dal fuoco di un mortaio croato. Ed è proprio il ponte, ricostruito interamente nel 2004, che diventa occasione per una riflessione profonda su cosa ci divide e cosa ci unisce, ciò che distrugge e ciò che costruisce.
Il costo di partecipazione a persona è di ca. 360€, costo che potrebbe ridursi in funzione del numero di partecipanti: più persone si riusciranno a coinvolgere, più riusciremo a contenere i costi fissi (quindi spargete la voce!). La quota comprende il trasporto, l'accompagnamento, il vitto e l'alloggio con trattamento di mezza pensione, mentre rimane a carico di ciascun partecipante un pasto al giorno, pranzo o cena, per il quale si spendono ca. 5-10€.
Per aderire al viaggio è necessario inviare una mail di conferma all'indirizzo buongio
il racconto del viaggio 2017 si trova qui:
RispondiEliminahttps://buongiornobosnia.blogspot.it/p/buongiorno-bosnia.html